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LE SELVE ARDENTI 7

Le sue orecchie battevano febbrilmente, ora alzandosi ed ora abbassandosi, ed il suo pelame di quando in quando si arricciava. Pareva pronto a scagliarsi contro un nemico che lui solo sentiva.

— E dunque, Curlam? — gli chiese l’indian-agent, battendogli sulle robuste spalle. — Che cos’è che t’inquieta? —

Il mastino volse la testa, alitò in viso al padrone come una nuvola di fumo, essendo la notte così fredda da gelare il fiato lo guardò per qualche istante con i suoi occhi intelligentissimi, poi abbaiò sommessamente tre volte.

— Ti comprendo — disse l’indian-agent. — Tu mi segnali quei maledetti vermi rossi.

Ripeti, ma prima ascolta bene, Curlam, poichè potresti ingannarti. —

Il cane fiutò a più riprese l’aria gelata, che il vento del settentrione spingeva attraverso all’immensa prateria coperta di neve, poi mandò un latrato, uno solo.

— Uomini bianchi! — esclamò John. — Questo è il tuo modo di segnalarli. Come vedi ti eri ingannato. —

Subito per altro il mastino, per far meglio comprendere al padrone che non si trattava solamente di uomini bianchi, ripetè i tre latrati.

L’indian-agent fece un gesto di collera.

— Uomini bianchi e vermi rossi! — disse — Tuo fratello, Harry, ed il signor Devandel sono inseguiti dalle Selve Ardenti.

— Come puoi saperlo tu, John? — chiese lo scorridore di prateria, facendo un gesto di stupore.

— Ho insegnato al mio cane a fiutare a distanza gli uomini bianchi, le belve e gl’indiani, i tre maggiori nostri nemici, poichè tu sai quanti briganti dal viso pallido si aggirano negli Stati quasi ancora vergini, e forse non sono meno pericolosi dei vermi rossi.

— Mi ricordo di Sandy-Hook.

— Ora il mio cane ha abbaiato la prima volta, poi ha mandato tre latrati. Se ne avesse mandati due, avrebbe segnalato l’avvicinarsi di qualche orso grigio o di qualche altra grossa e pericolosa selvaggina.

Mi pento di aver accordato, così presto, a tuo fratello ed al signor Devandel il permesso dì fare una rapida esplorazione nei nuovi campi degli Sioux.

— Temi un attacco?

— Quei due giovani hanno commesso certamente qualche imprudenza e si sono fatti inseguire.

La notte non passerà tranquilla, te lo dico io, Harry; e domani mattina il nostro rifugio, che da quattro sole settimane abitiamo, non sarà altro che un braciere.