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la scotennatrice 19


Milord — disse John, con voce minacciosa. — Questo non è il momento di sollevare delle dispute. Smettetela o vi uccido il cavallo e vi lascio a piedi nella prateria.

«Amici, seguitemi e tenetelo d’occhio.

L’inglese, testardo e prepotente, invece di cedere, balzò a terra, prese l’atteggiamento d’un pugilatore e fece girare i pugni dinanzi al proprio petto gridando rabbiosamente:

— Io sfidare tutti a boxe!... Briganti!... Vi farò impiccare!...

— Buon divertimento, milord, i bisonti vi risponderanno a colpi di corna. In quanto a noi abbiamo da far qualche cosa di meglio che quello di ammaccarci scambievolmente le costole.

Ciò detto spronò il suo cavallone e riprese la corsa, seguìto da Giorgio e da Harry i quali ridevano come pazzi.

L’inglese era rimasto solo, continuando a tirare pugni in tutte le direzioni, a rischio di colpire il suo cavallo e di prendersi un tremendo calcio.

— Lasciamolo fare — disse John. — Si deciderà a seguirci. Se si ostina ad aspettare lì i bisonti, lo raccoglieremo più tardi, se gl’indiani non l’avranno scotennato.

«Mi preme più salvare Turner, che ci sarà di grandissimo aiuto per uscire da questa trappola dentro la quale ci siamo così incautamente cacciati.

«Tenete ben fermi i cavalli e badate che non si spaventino.

«Ecco le prime file dei bisonti che ci vengono addosso.

Infatti le prime avanguardie dei giganteschi ruminanti giungevano già e, contrariamente alle loro placide abitudini, giungevano al piccolo trotto dando segni di viva inquietudine.

Le prime falangi erano formate da vecchi maschi armati di corna poderose. Dietro, dopo un breve intervallo, arrivavano pure trottando le femmine ed i vitelli, formando delle file interminabili, guardate sui fianchi da altri maschi per proteggere i piccoli dagli assalti dei lupi.

Malgrado le orrende stragi che da anni compivano i cacciatori bianchi, ben più feroci e più egoisti degl’indiani, poichè non uccidevano per procacciarsi della carne eccellente, bensì le sole folte pellicce assai apprezzate sui mercati dell’Est e dell’Ovest, i bisonti erano ancora numerosi in quell’epoca.

Le torme immense formate talvolta da quattro o cinque migliaia di capi, che emigravano verso le Montagne Rocciose per tornare poi verso le pianure costeggianti il Mississipi, non s’incontravano più; tuttavia non era raro imbattersi ancora in branchi di parecchie centinaia di ruminanti, vaganti fra il Colorado e il Wyoming.

Una cosa aveva colpito subito John: era l’intensa agitazione che si era impadronita di quegli animali, di solito così pigri durante le loro emigrazioni.

Perchè corressero in quel modo, maschi, femmine e vitelli, dimen-