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iliaca per opera degli Atridi; e neppure quanto fecero i Teucri ed i Misî prima della guerra troiana: i quali, essendo passati mediante la traversata del Bosforo in Europa, sottomisero tutti i Traci, e poi si allargarono fino al mare Ionio a occidente, e fino al Peneo a mezzogiorno.


21. Insomma la spedizione greca di Serse fu una cosa unica al mondo; e a petto di lei tutte le altre impallidiscono e non reggono al paragone. Qual popolo, infatti, dell’Asia potrebbesi nominare, che Serse non guidasse contro la Grecia? Quale riviera non gli si disseccò davanti per il dissetamento di tanto esercito, dai grandi fiumi in fuori? E poi, fra le nazioni soggette al re persiano, tu vedevi; questa dover fornire le navi, quella i fanti, una terza i cavalli. Mentre altri popoli erano pure specialmente chiamati, quali alla provvisione delle barche per il trasporto della cavalleria; quali alla provvisione delle navi lunghe per la costruzione dei ponti, e quali, finalmente, a somministrar navi e vettovaglie insieme.


22. Ma innanzi tutto piacerai di riferire, come, in considerazione dei gravi infortuni dianzi toccati a chi aveva voluto oltrepassare, navigando, il monte Ato; Serse da quasi tre anni applicava massimamente l’animo alle faccende appunto dell’Ato. Però nel porto di Eleo, città del Chersoneso, stavano ancorate alquante triremi: e di là movevano militi di ogni nazione destinati a lavorare, a colpi di scudiscio, nella grande opera di scavamento, gli uni di continuo succedendosi agli altri. Anche le popolazioni poste nelle circostanze dell’Ato si travagliavano del loro meglio nei progressi di quest’impresa: e Bubare, figlio di Megabazo e Artachee, figlio di Arteo, uomini