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POLINNIA



1. Posciachè a Dario, figlio d’Istaspe, pervenne l’annunzio della battaglia combattuta a Maratona, esso che già trovavasi coll’animo meravigliosamente inacerbito in causa dell’aggressione di Sardi antecedentemente operata dagli Ateniesi, sentì colpo anche più fiero dalla nuova disdetta, e si disponeva quindi con più calore a portare le sue armi contro la Grecia. Onde, spediti subito suoi legati per le varie città del dominio, impose a ciascheduna d’esse di mettere in pronto un numero di milizie molto maggiore che non avesse mai fornito in addietro: oltre alla richiesta di navi da guerra, di barche onerarie, di cavalli, di vettovaglie. E in seguito al giro fatto dai sopraddetti legati, l’Asia si agitò per tre anni nell’opera di raccogliere e di ordinare militarmente il fiore della sua gente, coll’occhio sempre drizzato all’impresa ellenica. Nel volgere del quarto anno poi, accadde che gli Egizi, sottomessi già da Cambise, si ribellarono al dominio persiano. Dal qual fatto Dario fu anche maggiormente incitato a movere d’un tratto contro gli uni e contro gli altri de’ suoi nemici.