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robinson crusoe 537

presso la moglie, e il dialogo continuò. Questa parte di narrazione corrisponde al momento in cui lo vedemmo inginocchiarsi e sollevare le mani al cielo.


La moglie. Per far che inginocchiato? Per che cosa alzate mani in su? Che aver detto? Con chi detto? Che roba essere stata questa?

Atkins. Mia cara, mi sono prostrato in segno della sommessione a chi mi creò. Gli ho detto O, per esprimermi all’usanza di voi altri, e come fate voi altri col vostro idolo Benamuckee; in somma ho pregato il vero, il mio Dio, il Dio di tutti.

La moglie. E perchè detto O a lui?

Atkins. Affinchè voglia aprirti gli occhi e rischiararti l’intelletto; affinchè tu possa conoscerlo e farti degna di essere ascoltata da lui.

La moglie. Anche questo in poter di lui?

Atkins. Sì; in poter di lui; può far tutto, mia cara.

La moglie. E udite ora da tuo Dio cose dette da te a lui?

Atkins. Sì; ci ha comandato di pregarlo, e ne ha promesso di ascoltarci.

La moglie. Comandato di pregar lui? Quando? come? Dunque te avere udito parlar lui?

Atkins. No, noi non possiamo udirlo parlare, ma si e rivelato a noi in più maniere.


Qui il povero Atkins si trovò in un grande imbarazzo, per farle capire che Dio si è rivelato con la sua parola, e in che consistesse questa parola; pur finalmente si spiegò alla meglio.


Atkins. Dio primieramente parlò ad alcuni santi uomini ne’ tempi antichi, anche con parole distinte venute dal cielo; Dio ha infuso in que’ santi uomini il suo spirito; e que’ santi uomini scrissero le sue leggi in un libro.

La moglie. Me non capire. Dove questo libro?

Atkins. Ah! mia povera creatura, pur troppo non lo ho questo libro; spero per altro una volta o l’altra di procurarmelo e di leggerlo in tua compagnia. (Qui l’abbracciò con inenarrabile tenerezza e con altrettanto rammarico, per non avere lì pronta una Bibbia.)

La moglie. Ma in che modo fai a me conoscere avere quegli uomini scritta parola di Dio?