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robinson crusoe 271

selvaggia. Qui le mie indagini si fecero più minute, onde tornai a domandare che cosa fosse avvenuto di essi. Venerdì mi assicurò di nuovo che viveano tuttavia; aggiunse che rimaneano colà da quattro anni; che i selvaggi li lasciavano in pace, ed anzi li fornivano di vettovaglie.

— «Ma come può darsi, gli domandai, che i vostri non gli abbiano uccisi e mangiati?

— Oh no! star pace fra nostri e quelli; nostri mangiar solo fatti battersi in guerra.» S’intendea dire: «I nostri mangiano soltanto chi fa ad essi la guerra e rimane vinto e prigioniero.»

Era trascorso qualche tempo quando trovatomi su la cima del monte alla parte orientate dell’isola, là donde, come ho detto, in tempo sereno aveva scoperto il continente di America, Venerdì (era serena anche quella giornata) guardò con ansietà verso la stessa parte, poi si diede a saltare e a ballare, indi a chiamarmi, perchè era in qualche distanza da lui.

— «Che cosa è stato? gli chiesi.