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tentatori di noi medesimi, e che la nostra rovina sia un’opera di nostra scelta.

Ma trovai che non era altrettanto facile l’imprimere nella sua mente rette nozioni intorno al diavolo, quanto fu l’istruirlo su l’esistenza di Dio. La natura veniva in soccorso di tutte le mie argomentazioni, finchè mi limitai a fargli sentire la necessità di una grande prima cagione, di una potenza regolatrice e governatrice del tutto, di una segreta direttrice provvidenza, e la giustizia di tribulare omaggio a chi ne aveva creati. Ma niuna cosa di tale genere si mostrava nello