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erano stati recisi da alcuni alberi di quelle vicinanze, aveano buttato lunghi rami, e tanti quanti ne mettono i nostri comuni salci nel primo anno dopo essere stati tagliati a corona: non saprei dire come si chiamassero gli alberi donde questi pali furono tolti. Rimasi sorpreso, e da vero gratamente, al vedere cresciute queste giovani piante; le potai lasciandole crescere ad una certa uguaglianza per quanto potei. È appena credibile la bella comparsa ch’esse fecero in capo a tre anni; in guisa che, se bene la palizzata formasse un cerchio di circa venticinque braccia di diametro, pure i miei alberi (che così dall’ora in poi poteva chiamarli) copersero presto tutto il frascato, e formarono una compiuta ombra, bastante ad alloggiarvi sotto per tutta la stagione asciutta.

Ciò fece che mi risolvessi a tagliare un maggior numero di simili pali, e a fabbricarmi una palizzata eguale nel semicircolo posto intorno alla trincea della mia prima abitazione; e questo eseguii piantando tali alberi o pali in un doppio filare distante all’incirca otto braccia dalla mia prima fortezza; essi crebbero prontamente, procurando su le prime un bellissimo frascato all’antica mia casa e divenendomi di un’utile difesa in appresso, come farò vedere a suo tempo.

Trovai allora che le stagioni dell’anno poteano generalmente venir divise, non in verno e state come nell’Europa, ma in stagioni piovose ed asciutte, che generalmente erano queste:

Metà di febbraio
Marzo
Prima metà di aprile
Stagione piovosa, essendo in questo tempo il sole o nell’equinozio o prossimo ad esso.
Seconda metà di aprile
Maggio
Giugno
Luglio
Prima metà di agosto
Asciutta, essendo il sole a settentrione della linea.
Ultima metà di agosto
Settembre
Prima metà di ottobre
Piovosa, il sole retrocedendo dalla linea.