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Abramo Lincoln 31

fermo piede ed animo sereno, ascese il patibolo.

E dovevano suonare a lutto ed a gloria più tardi.

Fra i giudici che condannarono a morte John Brown fu un certo John Wilkies Boot. Lo ritroveremo più tardi.

Egli è il passato che riappare nelle ore di sangue.

Lincoln in quest’anno 1859, menava fieramente la campagna antischiavista contro il Douglas e pronunciava la sua storica frase: «Se la schiavitù non è un delitto, nulla al mondo può essere chiamato delitto».

Contro le affermazioni di Lincoln, contro la opinione generale degli Stati del Nord, si schieravano tutti gli schiavisti, uomini preponderanti negli Stati del Sud, e le loro dichiarazioni erano tanto recise quanto quelle dei loro avversari.

La grande questione esigeva ormai di essere risoluta, e i sudisti intendevano risolverla spezzando la Unione.

Il Senatore Stephen, della Georgia, diceva francamente: «.... noi vogliamo sostituire alle tre parole: libertà, eguaglianza, fratellanza, altre più giuste: subordinazione, governo forte, schiavitù». La formula della tirannia. Codesto senatore commisurava la giustizia alla stregua dei suoi interessi commerciali.

Lincoln voleva la Unione, ad ogni costo: sopratutto voleva il mantenimento della Unione.

Convinzione di tutti, dolorosa negli uomini del Nord; volontà bene determinata nei Sudisti